Con una recente sentenza la Cassazione ha affermato che il contribuente non è esente da responsabilità per mancato pagamento delle imposte che sia conseguente alla condotta del professionista infedele.
Lo stesso contribuente, per essere esente da responsabilità, dovrà fornire prova dell'attività di vigilanza e controllo in concreto esercitata sulla attività del professionista (facendosi, ad esempio, consegnare le ricevute telematiche dell'avvenuta presentazione della dichiarazione) ovvero dia prova del comportamento fraudolento del professionista, come, per esempio, in caso di falsificazione dei modelli F 24, non essendo sufficiente la sola presentazione di denuncia penale (Cass. civ., Sez. V 25158/2024).
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Studio Legale Santosuosso Avvocati Lexcom