La Corte di Cassazione, con la recentissima sentenza n. 45594/2024, ha statuito che un commerciante all’ingrosso che detiene merce con marchio contraffatto e falsa marcatura "CE" può essere responsabile di reati quali ricettazione, tentata frode in commercio e detenzione per la vendita di prodotti contraffatti.

La sentenza sottolinea che il commerciante, in quanto operatore esperto del settore, ha l’obbligo di verificare l’autenticità della merce e la sua conformità alle normative, inclusa quella relativa al marchio "CE". Tale qualifica professionale lo distingue  anche dal "consumatore medio" e impedisce di considerare la condotta come semplice incauto acquisto.

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